Mi è sempre piaciuta la vecchina che ci portava doni e carbone (quello dolce) infilandoli nella calza di lana il 6 gennaio. Vecchia eppure con quale agilità vola da secoli sulla scopa, così io la rappresento, oppure appena arrivata, o stanca per la fatica e quindi seduta a riposare un momento, o mentre prepara il sacco seguita dallo sguardo sornione di un gatto..sì un gatto, perché siamo così sicuri che sia solo una dolce vecchietta?
Arriviamo così alle streghe e streghine...streghine pasticcione, streghe vecchie e brutte o giovani incantatrici, con il pendolino e il Libro delle Ombre, raccoglitrici di erbe, a colte intente a preparare starne pozioni.
Queste mie creazioni rappresentano donne le cui sembianze riaffiorano dal tempo passato, personaggi della mia infanzia, le masche delle valli contadine piemontesi, nomi e soprannomi di persone strane e solitarie, che forse streghe non lo erano per niente...ma tant'è...così si mormorava.
Comunque vi posso assicurare che le mie streghe, per quanto brutte o strane possano sembrare, non fanno del male a nessuno!
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